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LUCI CHE RACCONTANO

Quest'anno, il Natale a Rovereto 2025 si accende con uno spettacolo visivo unico. Le luminarie e l'illuminazione dei palazzi non sono solo una decorazione, ma un vero e proprio progetto scenografico di grande raffinatezza, firmato da professionisti del settore. Le vie e le piazze della città si trasformano in un'elegante galleria d'arte a cielo aperto, dove la luce diventa il linguaggio che narra la storia di Rovereto, Città della Pace.

Le installazioni, realizzate in fibra di vetro nei distintivi toni del bianco caldo e del blu – colori scelti in omaggio al Centenario – disegnano un percorso suggestivo che unisce strategicamente luoghi e simboli cittadini. Questa illuminazione trasforma ogni passeggiata in un'esperienza profonda e accogliente, invitando i visitatori a scoprire la magia e l'identità unica del centro storico di Rovereto in un'atmosfera natalizia indimenticabile.

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Teatro Zandonai

Il teatro comunale di Rovereto viene edificato nel 1782 su progetto dell’architetto Filippo Maccari e inaugurato nel 1784 con l’opera buffa “Giannina e Bernardone” di Domenico Cimarosa. Durante la Prima guerra mondiale il teatro subisce ogni sorta di barbarie: diventa stalla, magazzino e caserma. Nel 1920 viene acquistato dal Comune di Rovereto. Il 30 aprile 1924 il teatro restaurato riapre con “Giulietta e Romeo” di Riccardo Zandonai. Dopo dodici anni di difficili ma sorprendenti restauri, il teatro ha riaperto al pubblico per la stagione 2014-2015.

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Palazzo Piomarta

Palazzo Piomarta è un palazzo di Rovereto risalente alla metà del XVIII secolo, sede dell'Università di Trento. In passato ospitò l'Imperial Regio Ginnasio (poi Liceo Antonio Rosmini) e la Scuola Reale Elisabettina. Nel corso degli anni nelle sue sale vennero accolte l'Accademia Roveretana degli Agiati, la Biblioteca civica Girolamo Tartarotti e il Museo civico di Rovereto.
La costruzione del palazzo iniziò nel 1772 per volere del barone Gaetano Piomarta, nobile di origini piemontesi. Quando questi morì venne ultimato dalla sorella, la baronessa Eleonora Piomarta e dal marito, il conte Francesco Alberti Poja. Autore del progetto fu Ambrogio Rosmini, molto attivo a Rovereto in quel periodo.

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Palazzo Alberti-Poja

Il prestigioso palazzo del conte Francesco Alberti Poja e della baronessa Eleonora Piomarta fu costruito a partire dal 1778, sull’allora Corso Nuovo Grande (ora Angelo Bettini), ampia strada settecentesca che collegava l’antico borgo medievale a Trento. L’architetto Ambrogio Rosmini seguì i lavori di costruzione e già nel 1779 si diede avvio all’abbellimento interno con decorazioni a stucco e dipinte.
Il palazzo costituisce oggi, con il Palazzo dell’Annona (sede della Biblioteca Civica) la facciata di accesso alla piazza del MART, il Museo d’arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto e all’Auditorium Melotti, ed  è destinato alla valorizzazione delle raccolte cittadine, nell’ambito di un progetto di sinergia tra varie istituzioni.

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Piazza Rosmini e
Palazzo del Bene

Nel 1857 venne aperta in città la via Nuova, che unì la stazione ferroviaria di Rovereto al centro cittadino che stava sorgendo in piazza Scuole. In origine la piazza venne chiamata piazza Scuole e anche piazza Nuova, e solo in seguito divenne piazza Rosmini, dedicandola così al filosofo roveretano Antonio Rosmini. Dalle vie e spazi che si diramano dalla piazza si accede a vari punti d'interesse: Palazzo Del Bene è l'edificio maggiormente interessante dell'intera piazza. ll palazzo, in puro stile rinascimentale, merita particolare attenzione per le magnifiche decorazioni. L'attuale carattere architettonico è opera dell'architetto Augusto Sezanne che, scoperti gli antichi affreschi, i pregevoli soffitti, gli snelli colonnati, portò a termine l'opera nel 1906. L'originale blocco settecentesco fu trasformato in un palazzetto in stile rinascimentale di tipo veneziano.

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Piazza Malfatti

Nel cuore del Natale a Rovereto, Piazza Malfatti si rivela come uno degli spazi più suggestivi e ricchi di significato. Al centro dell'installazione brilla una magnifica riproduzione luminosa della Campana dei Caduti, vero simbolo del Centenario e elemento principale di tutto l'allestimento. A enfatizzare il tema della pace e a creare un'atmosfera coerente, i palazzi circostanti e i lampioni sono inondati da una luce intensa di colore blu. Il culmine scenografico è raggiunto sulla facciata laterale della piazza, dove un affascinante video mapping proietta frasi ispirate alla pace, completando questo emozionante percorso di luci e messaggi. Piazza Malfatti offre così un'esperienza unica, unendo la magia delle luminarie natalizie all'identità storica e profonda di Rovereto.

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Piazza Loreto

Piazza Loreto si trasforma in un suggestivo punto d'incontro tra arte e storia, un luogo che celebra l'amicizia europea nel cuore del Natale a Rovereto. L'attrazione principale è l'installazione luminosa che vede protagonista il Presepe di Kufstein, simbolo concreto del legame tra le due città. A dialogare con questa icona della tradizione, un affascinante photomapping dedicato al Natale proietta un racconto visivo che intreccia abilmente passato e futuro, emozione e memoria. Questa combinazione unica di arte, luce e significato è in perfetta sintonia con l'anima creativa e pacifica di Rovereto, offrendo ai visitatori un momento di riflessione e bellezza durante la loro passeggiata tra le luminarie natalizie.

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Setificio Colle Masotti

Nel cuore dello storico quartiere di Santa Maria, il Natale a Rovereto illumina un luogo simbolo: il Setificio Colle Masotti. Questo edificio, testimone della gloriosa tradizione serica roveretana, viene magnificamente valorizzato da un'installazione luminosa dedicata all'arte urbana e alla storia industriale cittadina. In particolare, le luci mettono in risalto il murale di Andrea Fontanari, intitolato “In the Swing of Freedom” (curato dal Mart), un potente omaggio a Maria Dolens e a Rovereto Città della Pace. L'effetto è un punto di attrazione unico e suggestivo, dove l'innovazione artistica si fonde con la memoria storica, creando uno spettacolo luminoso imperdibile per residenti e turisti.

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MART

Il Mart (Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto) crea un suggestivo dialogo visivo con la vicina Piazza Rosmini. Il cuore di questa installazione si trova proprio sotto l'iconica cupola di Botta: qui, a partire dall'8 dicembre, è esposta un'opera luminosa di grande impatto. Si tratta di "Mappamondo" (2014) dell'artista cileno Gonzalo Díaz, un'installazione in neon proveniente dalle collezioni del Mart che arricchisce l'atmosfera natalizia con un tocco di arte contemporanea e respiro internazionale. Un sistema di luci meticolosamente progettato unisce idealmente la cupola alla piazza, trasformando questo snodo culturale in un polo di attrazione unico, dove l'architettura di design si fonde con la magia delle luminarie natalizie.

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